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Le ultime ventiquattro ore di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, lo scrittore, e, insieme, del Principe di Salina, il Gattopardo: dal momento in cui il Tomasi riceve e legge la lettera di Elio Vittorini che comunica la "bocciatura" del romanzo al congedo dalla vita preparato dal colloquio, teso e carico di emozioni, con la "Dama Bianca", mentre sulla scena si muovono personaggi-fantasmi usciti dalle pagine del romanzo, e, fuori scena, il cane Bendicò, con il quale il Principe-Scrittore intreccia un fitto colloquiare, vero nucleo e Leitmotiv della pièce.